Visione e strategia
Il gruppo
Sostenibilità e tracciabilità
Sito ricicla
Sito valorizza
Vetro
Plastica
Rifiuto urbano residuo
IN TRANSIZIONE, INSIEME ALL’EUROPA

ECO+ECO E GLI OBIETTIVI DELLE NAZIONI UNITE AL 2030

La sostenibilità è al centro della strategia di business di Eco+Eco e si basa sullo sviluppo di progetti e iniziative che possono contribuire al raggiungimento degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals o SDGs) dell’Agenda ONU 2030.

Eco+Eco, nel suo ruolo di gestore e trasformatore di rifiuti urbani, è parte attiva e il suo contributo, in particolare, riguarda 5 macro-obiettivi:

criteri della Tassonomia Europea

In base ai criteri della Tassonomia Europea, uno dei tre pilastri della Finanza sostenibile europea, la quasi totalità delle attività economiche svolte da Eco+Eco sono per loro natura eco-sostenibili, in base alle quote di ricavi, CapEx e OpEx che contribuiscono agli obiettivi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici.

Nel 1997 con il Decreto Ronchi è stata avviata una rivoluzione nel sistema di gestione dei rifiuti, successivamente integrata e sviluppata all’interno del Testo Unico Ambientale del 2006 (D. Lgs. 152/06). La normativa europea, definita con la Direttiva 2008/98/CE, ha dato un forte impulso per la creazione del nuovo Piano d’azione europeo sull’economia circolare e del «Pacchetto Economia Circolare e rifiuti» , recepito in Italia attraverso il D.Lgs.116/2020. Recentemente è stato attuato il nuovo  Accordo di Programma Quadro nazionale ANCI-CONAI  e applicato, per la prima volta, il nuovo metodo tariffario per il servizio integrato di gestione dei rifiuti stabilito da  ARERA  (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

Con le nuove direttive si estende il concetto di recupero per chiudere il cerchio della sostenibilità, prefigurando una GERARCHIA nella prevenzione e nella gestione dei rifiuti.

Eco+Eco attua un sistema sostenibile di gestione dei rifiuti agendo contemporaneamente su due livelli: il riciclaggio e il recupero energetico.

OBIETTIVI EUROPEI PIÙ AMBIZIOSI

Le nuove regole europee richiedendo che entro il 2025 almeno il 55% dei rifiuti urbani prodotti venga preparato per il riutilizzo o il riciclaggio (60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035) e prevedono un obiettivo vincolante di riduzione dello smaltimento in discarica (entro il 2035 al massimo il 10% del totale dei rifiuti urbani).

OBIETTIVI MINIMI DI RICICLAGGIO

DEI MATERIALI DA IMBALLAGGIO:

65%
ENTRO IL 2025
70%
ENTRO IL 2030

Grande attenzione verso i materiali da imballaggio

Alla fine della loro vita utile, i materiali da imballaggio contengono risorse troppo preziose per essere sprecate dato che possono essere riciclate per ottenere nuovi prodotti. Lo scopo in Eco+Eco è quindi massimizzare il recupero di tali materiali, raggiungendo e superando gli obiettivi specifici per ogni categoria merceologica

ECO+ECO GARANTISCE UNA FILIERA DEL RECUPERO TRACCIATA IN TUTTE LE SUE FASI

Grazie al progetto di tracciabilità e certificazione delle filiere del recupero, nato nel 2012, per la prima volta in Europa e forse nel mondo, il ciclo dei rifiuti è garantito dalla raccolta differenziata alla fornitura di materia prima seconda alle imprese o alla produzione di energia, monitorando tutti i passaggi nel dettaglio tenendo conto degli aspetti energetici e ambientali.

Ciò rende trasparente il processo che parte dall’impegno quotidiano dei cittadini e termina con il riciclo di materia e il recupero di energia, grazie ad un sistema documentale strutturato che definisce le regole della filiera e alla raccolta ed elaborazione di più di 300 indicatori per ogni filiera.

Ad oggi il sistema di tracciabilità è stato applicato alla maggior parte dei rifiuti prodotti nel bacino di raccolta del Gruppo Veritas, in particolare ai flussi di: carta e cartone; vetro; plastica (Corepla e non Corepla); metalli (ferro e alluminio); organico; Css; verde e ramaglie; legno. Nel 2022, per la prima volta, è stato esteso ai rifiuti ingombranti. Il progetto è stato applicato inoltre alle filiere del PVC e dei rifiuti liquidi speciali gestiti da altre aziende del territorio veneziano.

MISURARE L’EFFETTIVO RECUPERO

É L'OBIETTIVO PRINCIPALE DEL SISTEMA DI TRACCIABILITÀ

Vetro
Plastica
Metalli
Ingombranti
Legno
Carta
Rifiuto residuo
NEL TERRITORIO METROPOLITANO VENEZIANO

QUASI IL 90% DEI RIFIUTI URBANI RACCOLTI É STATO TRACCIATO E CERTIFICATO

RIFIUTO TRACCIATO, RIFIUTO CERTIFICATO

La certificazione del sistema di tracciabilità delle filiere del recupero da parte di un ente terzo (Bureau Veritas) ha due obiettivi principali:

• rispondere a uno dei dubbi che hanno molti cittadini in tema di rifiuti, cioè che il loro sforzo per la differenziata sia vano nella convinzione, profondamente errata, che poi le multiutility mescolino di nuovo tutto.
perfezionare la qualità della materia prima seconda che produciamo attraverso il meccanismo di certificazione e monitoraggio

LA TRACCIABILITÀ DIVENTA PRASSI DI RIFERIMENTO

Il metodo utilizzato risulta conforme ai requisiti della Prassi di Riferimento UNI PdR 132:2022 “Linee guida per il monitoraggio e la verifica dei flussi di rifiuti urbani ai fini della rendicontazione per il calcolo degli obiettivi di riciclaggio”, recentemente pubblicata dall’Ente Italiano di Normazione come risultato dal Tavolo Tecnico “Tracciabilità dei rifiuti” condotto da UNI, promosso da Utilitalia e che ha coinvolto diverse multiutility italiane impegnate nel campo dei servizi ambientali, tra cui il Gruppo Veritas.